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Ronaldo infiamma il derby. Ibra e Cruz lo vincono
marzo 27, 2007, 8:24 am
Filed under: Champions League, Milano, San Siro

Ci sono voluti 15 giorni per riprendersi dall’ultimo derby milanese. Nonostante il campionato abbia ormai perso interesse, a causa della devastante supremazia nerazzurra, il derby è sempre un’occasione unica. E per qualsiasi tifoso al mondo è una partita a se stante. Vissuta con enorme ansia e struggente tensione. Sia che venga giocata in serie A, in B, in coppa Italia o in Champions League.

Decisamente l’ultimo derby presentava più di un motivo per generare tensione. Soprattutto per gli interisti. Perdere voleva dire concedere una inopportuna soddisfazione morale agli odiati cugini. Ma questo derby aveva un sapore molto più particolare. Dopo anni di attesa ha segnato il ritorno di Ronaldo, il fenomeno, sul prato meneghino schierato nelle fila di in una squadra milanese. Peccato che indossasse i colori sbagliati! Chi aveva perdonato la sua (pavida e puerile) fuga notturna da Milano ha di certo vissuto un incubo nel rivederlo mettere piede in campo con i colori rossoneri! Il destino è stato più beffardo e visionario di un poeta beat strafatto di LSD. Ha materializzato l’impensabile.

I giorni precedenti il derby sono stati caratterizzati da un crescente sentimento ostile nei confronti del traditore. Gli appellativi coniati per l’occasione sono degni della fantasia dei migliori romanzieri. E la creatività di alcuni tifosi ha quasi sfiorato quella partenopea nel (fallito) tentativo di far trovare all’interno dello stadio 30.000 fischietti pronti ad accogliere e «salutare» il Gordo.

La partita è stata un evento che, credo, verrà ricordato per parecchio tempo. Come vuole la legge di Murphy, l’unica cosa che non doveva accadere è ovviamente successa. Dopo un (breve) periodo di strapotere intersita, caratterizzato dai goal mancati di Crespo, Ronaldo ha agganciato un pallone bislacco ed in maniera improbabile è riuscito a segnare. Immediatamente il gelo è calato su di noi: per fortuna la curva rossonera, in sciopero, non ha rimarcato più di tanto la cosa. Contribuendo però a rendere, se possibile, ancora più irreale e folle il tutto.

Sono rimasto in apnea più o meno fino all’ingresso di Cruz. In quel momento il classico sapientone tuttologo che mi stava alle spalle ha sentenziato: «…ecco un cambio sprecato. Così non andremo da nessuna part…». Ovviamente non ha potuto finire la frase. Cruz era già riuscito a pareggiare! Quando poi l’argentino ha di poco sbagliato il colpo di tacco per il raddoppio ho visto scomparire il tuttologo sepolto dalle occhiate dei 2 o 3.000 bulbi oculari degli astanti che gli rimproveravano la scarsa fiducia e la risibile sapienza tattica.

Alla fine il buon Ibra si è dimenticato di avere il mal di schiena ed ha confezionato il goal della vittoria. Restituendo qualche anno di vita a tutti noi. E una grande gioia.

Direi che hanno vinto tutti: gli interisti sicuramente, sul campo; ma anche Ronaldo che ha così zittito i 30.000 fischietti silenziosi. Anche se ha tradito l’Inter e tutti i suoi tifosi non riesco ad odiarlo. Mi ha comunque fatto sognare parecchio in passato. Ora mi consolo vedendo che non è più quello di una volta ma continuo ad emozionarmi quando (raramente) fa uno dei suoi scatti o uno dei suoi dribbling ubriacanti.

Grazie Ronnie. Nessuno è perfetto, men che mai tu, ma almeno sei un simpatico ciccione!