Pleasures from the world


Zucchero Fornaciari batte Billy Cobham
febbraio 18, 2007, 9:37 PM
Filed under: Blue Note, Blues, Cobham, Jazz, musica, Zucchero

La scorsa settimana ho partecipato a due eventi musicali molto diversi tra loro: il concerto di Billy Cobaham al Blue Note di Milano e uno spettacolo privato caratterizzato da una performance di Zucchero. Risultato: Italia batte USA (o meglio Panama) 3 – 0!

Non sono un amante della musica italiana in generale e in particolare non sono mai stato affascinato dalla musica di Zucchero. Amo però il blues e il jazz. Per questo motivo le mie aspettative in attesa di seguire uno degli spettacoli che Cobham ha tenuto al Blue Note erano piuttosto alte. In effetti Cobham è uno dei batteristi più leggendari della storia della musica. Pochi possono vantare un simile curriculum: da Miles Davies a Geroge Benson fino alla celeberrima Mahavishnu Orchestra.

Zucchero fa un tipo di musica che mi coinvolge poco. Forse un po’ troppo commerciale per i miei gusti. Non che non mi piaccia. Semplicemente non è il genere che preferisco. In ogni caso però ho sempre pensato che artisticamente sia molto valido.

Il primo concerto cui ho assistito è stato quello di Billy Cobham. Le mie aspettative sono state largamente deluse. Non vorrei essere frainteso. Cobham ha una tecnica spaziale. Quando suona crea dei groove davvero incredibili. Però non mi ha convinto. La cosa che a mio modo di vedere non ha molto senso è mettere la batteria al centro dello show. Per quanto bravo sia il performer la batteria resta uno strumento di secondo piano. Il suo lavoro è costruire dei groove massicci e dei ritmi precisi su cui altri strumenti, come voce, fiati o chitarra possono costruire linee melodiche. Uno strumento ritmico non può essere protagonista. A meno di non voler annoiare la propria audience. E il concerto per me è stato molto noioso. L’artsta che più mi ha colpito è stato il percussionista. Ha fatto il suo lavoro di supporto in modo splendido, con molto gusto e senza strambi tentativi di far percepire la sua bravura. Secondo me, nell’insieme, è emerso molto più di Cobham, pur suonando meno. Quasi come richiesto dai dettami zen.

Dal concerto di Zucchero mi aspettavo solo una serata diversa, divertente e leggera. Non musicalmente coinvolgente. Anche in questo caso le mieaspettative sono state tradite. Per fortuna! Appena salito sul palco mi ha dato l’impressione di essere un po’ bollito. Si è seduto sulla sedia con la chitarra senza guardare il pubblico. Coperto e ben schermato dal cappellaccio simil-cowboy. Come ha attaccato a cantare il primo pezzo è arrivata la prima sorpresa. Una voce incredibile. Ed un’abilità davvero straordinaria. Per un momento ho pensato cantasse in plabac tanto era preciso. Dopo tre canzoni ha dato un calcione alla sedia, ha iniziato adinteragire con il pubblico e ad attaccare con pezzi più tirati. Altra sorpresa: è riuscito a far saltare sulle sedie del teatro imppecabili dirigenti di industrie tessili non certo avvezzi (come si vedeva anche dall’abbigliamento) alle atmosfere rock.

Non ho cambiato la mia opinione su Zucchero (o meglio sulla sua musica) però devo riconoscergli un grande talento ed una enorme capacità di gestire il palco. Bravissimo.

Una bella rivincita: Italia batte USA (o Panama se preferite) 3 – 0 !!!